Con evoMAIL è più semplice!

Passa dalla semplice email, al Totale Controllo di Processo

Comunicare aziendalmente, tramite la posta elettronica, è pratico e veloce, ma vi sono elevati Rischi e Limiti.
Con evoMAIL rivoluziona il concetto di archiviazione, ricerca e condivisione delle email e relativi allegati.
Passa da una semplice comunicazione, ad un’attività di Processo e di Controllo automatica dei Work Flow aziendali.
Tutto ciò senza sostituire, ma integrando il tuo sistema di Posta.

I Dettagli:

  • Ogni singola email scatena, in modo automatico, un’attività di Processo e di Controllo.
  • Conservazione e riconciliazione automatica delle PEC e della relative ricevute, anche oltre i 3 anni.
  • Rivoluziona il concetto di archiviazione, ricerca e condivisione aziendale delle email e dei relativi allegati, attivando processi automatici di Work Flow.

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EVODOC sul Giornale di Brescia!

Alcuni sono bravi nel gestire la fatturazione elettronica e l’archiviazione dei documenti.

Noi no … Noi siamo andati oltre!

Per comunicarlo abbiamo scelto il Giornale di Brescia, dove abbiamo pubblicato un annuncio a pagina intera

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Detraibilità fatture di acquisto

Detraibilità fatture di acquisto  datate nel mese precedente per i documenti ricevuti e registrati entro il 15 del mese successivo

Nel Decreto Legge 119/2018 collegato alla legge di bilancio si legge quanto segue:

Art. 14: Semplificazioni in tema di detrazione dell’IVA

  1. Nell’articolo 1, comma  1,  del  decreto  del  Presidente  della Repubblica 23 marzo 1998, n. 100, dopo il primo periodo  è  aggiunto il seguente: «Entro il medesimo termine di cui al periodo  precedente può essere  esercitato  il  diritto  alla  detrazione  dell’imposta relativa ai documenti di acquisto ricevuti e annotati entro il 15 del mese successivo a  quello  di  effettuazione  dell’operazione,  fatta eccezione  per  i  documenti  di  acquisto  relativi  ad   operazioni effettuate nell’anno precedente.».

In pratica si possono detrarre fatture di acquisto datate nel  mese precedente per i documenti ricevuti e registrati entro il 15 del mese successivo!

Per approfondimenti scarica il documento in Gazzetta Ufficiale oppure contattaci

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Si digitalizza per non “bollire”

a cura di: Mauro Fassi

Brevi e semplici indicazioni sulle strategie da adottare

Vorrei condividere con voi qualche spunto pratico riguardo alla costante evoluzione della realtà in cui le aziende devono operare.

Non è necessario un trattato di ingegneria gestionale per dimostrare che ormai l’aspetto organizzativo di qualsiasi impresa ha una rilevanza almeno pari  a quello più squisitamente produttivo: lo è nella grande impresa e lo è sempre di più con la stessa importanza anche nella media piccola, che da sempre è la colonna portante della nostra economia.

Sempre di più la reattività a una richiesta di un cliente (o potenzialmente tale) è un fattore fondamentale non solo per la crescita, ma anche per il semplice mantenimento della propria quota di mercato.

I clienti ormai si aspettano qualità nel prodotto e tempestività nell’acquisizione delle informazioni che ritengono necessarie per operare le proprie scelte, di rimando i fornitori per ridurre il più possibile il lead time necessario per soddisfare una richiesta hanno a loro volta bisogno di poter disporre nel più breve tempo possibile di tutte le informazioni necessarie per avviare il ciclo produttivo. La proverbiale attenzione degli imprenditori alla costante innovazione dei propri prodotti o servizi da offrire alla clientela, deve sempre di più essere rivolta anche alle procedure di trattamento dei dati e dei documenti.

Sistemi informativi e informatici

Se il vostro interesse vi ha portato ad iniziare la lettura anche di questo paragrafo, concorderete con me che, se i processi produttivi, per il loro corretto svolgimento, richiedono beni strumentali appropriati e perfettamente funzionali allo scopo, allo stesso modo quelli organizzativi devono poter contare su un sistema informativo, prima ancora che informatico, che li renda agevolmente eseguibili, tracciabili nel loro avanzamento e verificabili nel loro esito.

La conseguenza di quanto esposto sopra è che anche l’organizzazione aziendale deve poter disporre di specifici “beni strumentali” funzionali al raggiungimento di obiettivi; come per l’innovazione del prodotto, anche l’organizzazione aziendale deve essere costantemente oggetto di attenzioni rivolte al suo corretto sviluppo e, come nel processo di industrializzazione di un prodotto, i problemi vanno individuati e risolti nel minor tempo possibile.

L’imprenditore illuminato

L’imprenditore illuminato che voglia realmente innovare la propria organizzazione aziendale si trova perciò di fronte a due situazioni che ho cercato di riassumere per chiarezza in questo modo: Teorema di D.Goleman. “Se immergiamo una rana in un recipiente d’acqua bollente salterà fuori istintivamente, ma se la mettiamo in un recipiente di acqua fredda e aumentiamo gradatamente la temperatura non si accorgerà che l’acqua si sta riscaldando. Rimarrà dov’è e finirà per bollire insieme all’acqua”. In contrapposizione alla sopracitata dichiarazione, Pico Luri di Vassano in un aneddoto narra di un pesciolino ancora vivo messo a friggere in una padella. Non appena sentì il calore dell’olio bollente ne saltò fuori, ma solo per cadere inesorabilmente tra le braci accese.

L’innovazione dei processi aziendali e sempre più necessaria per il semplice fatto che sono cambiate le modalità di scambio delle informazioni e contestualmente è cresciuto il numero degli strumenti utilizzabili a tale fine; il supporto cartaceo in molte situazioni è ormai anacronistico e non risulta più adatto allo scopo né dal punto di vista operativo, né sotto l’aspetto fiscale e giuridico: la carta si presta inoltre a replicare sé stessa con fotocopie in numero non bene definito (anche per quanto riguarda dati e informazioni riservate e/o  contenenti dati sensibili di persone fisiche) con conseguente dispersione delle informazioni,  è  il supporto meno adatto da utilizzare per dati soggetti a frequenti cambiamenti e per ultimo ma non ultimo, obbliga a una modalità di conservazione che è quanto di più antieconomico si possa immaginare.

I cambiamenti che dobbiamo affrontare

L’imminente arrivo della fattura elettronica nel comparto B2B e B2C in questo senso costituisce una svolta epocale nel senso che utilizzeremo in modo diffuso un documento “nativo” digitale di cui la relativa stampa non avrà più alcun valore legale e che pertanto dovrà essere trattato e conservato con le modalità previste dalla legislazione vigente in materia di documenti informatici.

Quello della fattura elettronica è solo un esempio di quello che progressivamente avverrà nel prossimo futuro; per un imprenditore abituato a competere per affermarsi sul mercato i cambiamenti non sono situazioni nuove, rendersi conto che occorre rivedere i propri canali di comunicazione e le relative modalità di utilizzo è solo il primo step di un percorso che va affrontato con metodo e pragmatismo.

Dato per assodato che è necessario in tempo utile “uscire dalla padella” citata precedentemente e che l’obiettivo finale è la digitalizzazione, è possibile disporre di una quantità infinita di soluzioni già presenti sul mercato, si rende necessaria una approfondita conoscenza della specifica realtà aziendale e contemporaneamente una competenza sufficiente per individuare soluzioni solide, pratiche e condivise: in una parola “ANALISI”.

L’analisi della situazione aziendale

La prima fondamentale analisi che deve essere effettuata è sulle procedure esistenti, identificandole e valutandone le criticità già esistenti e potenziali in funzione dell’obiettivo finale:  nessuna azienda è immune dalla possibilità di svolgere al proprio interno procedure che nel tempo si sono articolate in modo non organico, magari per venire incontro alle esigenze di un singolo a discapito dell’efficienza complessiva, con la conseguenza che si creano “colli di bottiglia” e/o duplicazione dei dati e delle informazioni  con il conseguente e forte rischio di  compromettere l’attendibilità delle informazioni stesse; successivamente alla precedente valutazione deve essere individuata la soluzione e la relativa analisi di fattibilità, esattamente come avviene in qualsiasi ammodernamento di impianti produttivi.

I nostri consigli

A questo punto mi permetto di elencare alcuni consigli, non sicuramente esaustivi, che aiutino a procedere nella digitalizzazione senza cadere nelle “braci” costituite da soluzioni poco pratiche e perciò inaffidabili e destinate all’inutilizzo che vanificherebbero le risorse impiegate nel progetto.

La digitalizzazione delle procedure aziendali ha un costo.

esattamente come qualsiasi altro bene strumentale di cui l’azienda decide di dotarsi: anche nella vastità di strumenti che potrete scaricare da internet come freeware, difficilmente troverete una soluzione completa di tutto quanto vi serve per raggiungere il vostro obiettivo; potrete trovare software che magari copre una parte del vostro progetto e che magari scoprirete che non è integrabile in modo soddisfacente nel processo di avanzamento di un flusso di dati. Il mio consiglio è di non delegare a questo tipo di strumenti la struttura portante di un progetto così importante per l’azienda, non ultimo per il semplice fatto che ben difficilmente potrete disporre di un servizio di   assistenza e non avrete nessuna garanzia in merito al suo costante e programmato sviluppo.

Le competenze necessarie per la digitalizzazione delle procedure aziendali non si improvvisano: individuare la risorsa/e a cui delegare questo incarico è fondamentale per la buona riuscita del progetto e anticipo che sarà quasi certamente a titolo oneroso; la figura ideale deve saper svolgere prima di tutto un’analisi preventiva e, una volta individuata la soluzione, si deve adoperare affinché questa sia “assimilata” dalle risorse umane coinvolte, questo significa  una importante attività di formazione e di problem solving per le varie istanze che verranno avanzate dagli operatori. Il successo del progetto passa inevitabilmente dal supporto che l’imprenditore gli dedica e dal coinvolgimento di chi ne è parte integrante.

1-Durante l’analisi per la digitalizzazione di una procedura evitate assolutamente di ripensarla tale e quale a prima sostituendo solo gli strumenti ed i supporti di trasmissione dei dati.

Dal momento che si utilizzeranno strumenti e supporti diversi è logico attendersi che questi vengano usati al meglio delle loro possibilità, la soluzione che può essere ottimale nella gestione di documenti cartacei ben difficilmente lo sarà quando si dovrà operare con file. E’ assolutamente strategico che vengano ridotti gli step di avanzamento della procedura e che questa sia guidata da un minimo di regole automatiche che riducano l’intervento manuale e la conseguente discrezionalità degli operatori, altrimenti i documenti informatici si bloccheranno in qualche punto non meglio precisato, esattamente come succedeva ai documenti cartacei che transitavano da una scrivania all’altra.

2-Nella stragrande maggioranza dei casi i software gestionali non riescono a gestire in modo organizzato tutte le tipologie documentali abitualmente ricevute ed emesse dalle aziende

Individuare presto quali è possibile lasciare al vostro ERP in modo da sfruttare al meglio le sue potenzialità (senza avventurarsi in implementi di personalizzazioni software) e per i restanti orientarsi su suite complete di gestione elettronica documentale con i quali è possibile modellare egregiamente workflow di gestione attività e procedere alla conservazione a norma DPCM 2013 (inhouse o in outsourcing) dei documenti informatici  aventi rilevanza giuridica o fiscale. Curare attentamente la comunicazione tra i due applicativi in modo che non ci sia la necessità di ridondare le basi di dati.

3-Spesso la tentazione di usare fogli di calcolo per la distribuzione delle informazioni è forte

Altrettanto frequentemente in poco tempo ci si trova delle cartelle utenti dei server aziendali (quando non direttamente negli hard disk o sui desktop dei PC) con una quantità esagerata di modelli creati ad hoc (anche per uso strettamente personale) da tenere aggiornati manualmente e che esprimono lo stesso dato con regole e tempistiche di aggiornamento diverse. Compromettere l’unicità del dato e affidabilità dello stesso è uno degli errori più sottovalutati, ma al tempo stesso più pericolosi.

Con queste solo in apparenza ovvie indicazioni spero di essere riuscito nell’intento di rendervi più chiaro come uscire dalla pentola senza “scottarvi”.

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E’ tempo di fatturazione elettronica. Scegli evoSDI by Zerod, la soluzione a canoni a partire da €50/anno

evoSDI by Zerod è il servizio più completo e conveniente per la fatturazione elettronica

  • Gestione fattura B2B
  • Servizio di conservazione per 10 anni
  • Redazione  Manuale  conservazione  e aggiornamenti;
  • Utilizzo portale
  • Cruscotto di gestione;
  • Procedure di startup e servizi sistemistici
  • Sistema di firma automatico
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  • Soluzione Cloud/Data Center completa (Server,  Software,  Servizi,  Backup, Antivirus, Antispam fino a 5 GB)

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Le ultime news sulla Fatturazione elettronica 2019

Fatturazione elettronica 2019: Niente sanzioni fino a settembre

È previsto un periodo di tolleranza per chi commette errori o non si adegua in maniera certosina. Questo periodo si concretizza in una moratoria sanzioni di 9 mesi, prorogata fino a settembre 2019, come stabilito dalle ultime novità introdotte con il Decreto fiscale, collegato alla Legge di bilancio.

Secondo questa moratoria, non si applicano le sanzioni se la fattura viene emessa in ritardo ma comunque entro il termine di liquidazione periodica dell’IVA.

Sono previste invece sanzioni light, cioè si pagano in misura ridotta dell’80%, se l’emissione avviene entro il periodo di liquidazione Iva successivo.

Fatturazione elettronica 2019: chi è escluso

1.Proposta di modifica n. 10.0.100 al DDL n. 886

IL RELATORE

Dopo l’articolo, aggiungere il seguente:

«Art. 10-bis.

(Disposizioni di semplificazione in tema di fatturazione elettronica

per gli operatori sanitari)

  1. Per il periodo d’imposta 2019 i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, ai sensi dell’articolo 3, commi 3 e 4, del decreto legislativo 21 novembre 2014, n. 175, e dei relativi decreti del Ministro dell’economia e delle finanze, sono esonerati dall’obbligo di fatturazione elettronica di cui all’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, con riferimento alle fatture i cui dati sono inviati al Sistema tessera sanitaria. I dati fiscali trasmessi al Sistema tessera sanitaria possono essere utilizzati dall’Agenzia delle entrate anche per finalità diverse dall’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.»
  • i contribuenti che hanno aderito al regime forfetario e vecchi minimi (ricordiamo la nuova soglia di accesso fino a 65 mila euro per il 2019);
  • esercenti e artigiani che operano solo con consumatori ed emettono scontrini e ricevute fiscali (per questi l’obbligo è rinviato);
  • gli agricoltori in regime speciale
  • le imprese che effettuano cessione di beni e prestazione di servizi nei confronti di non residenti.
  • gli operatori sanitari (aziende sanitarie locali e ospedaliere, istituti di ricovero, farmacie, policlinici universitari, ambulatori specialistici ambulatoriali, iscritti all’Albo dei medici chirurghi) ATTENZIONE SOLO QUELLE CHE RIENTRANO IN QUESTA MODIFICA: Si possono fare fatture elettroniche differite,
  • Si può gestire anche il cartaceo come copia di cortesia

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Le soluzioni documentali e di fatturazione elettronica di Zerod coniugano risparmio e innovazione!

Le soluzioni documentali di Zerod includono:

  • Archiviazione Digitale
  • Gestione Documentale
  • BPM e Workflow
  • Conservazione Sostitutiva

In qualsiasi Azienda, scegliendo la giusta soluzione software, si possono ridurre i costi di gestione dei documenti di OLTRE IL 35% e i tempi di lavorazione di OLTRE IL 60%!

Contattaci per un’analisi GRATUITA: certificheremo e garantiremo il risparmio effettivo ottenibile!

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03/11/2017 Seminario sulla fatturazione Elettronica tra Aziende (B2B)

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Seminario sulla fatturazione Elettronica tra Aziende (B2B): obbligo, Vantaggi ed opportunità.

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21/07/2017 Agevolazioni per Imprese. Fondi “Imprese e competitività 2014-2020!

UNA BUONA NOTIZIA

Una buona notizia per tutte quelle imprese che da tempo guardano con interesse il costante evolversi delle soluzioni di informatizzazione dei processi aziendali ed in particolare quelle riguardanti la gestione elettronica documentale.

Alla luce del fatto che è in atto a livello europeo un mutamento tecnologico, sostenuto dal Ministero delle Finanze e dall’Agenzia delle Entrate,  tendente a sostituire la documentazione fiscale cartacea delle aziende con documenti informatici di pari valore legale e fiscale (ma ben più utili alle imprese per automatizzare l’acquisizione dei dati in essi contenuti e per ridurre drasticamente i costi, spesso sottovalutati, del ciclo di vita di un documento cartaceo) era doveroso che si prospettassero forme di incentivazione che potessero aiutare le imprese a dotarsi di tali strumenti.

Dopo il pacchetto di incentivi chiamato “Industria 4.0” volti principalmente all’automazione dei processi produttivi, ne sta per essere colmata la grossa lacuna, che escludeva di fatto dalle agevolazioni gli investimenti volti a rendere più efficiente la gestione, anche in termini di conservazione degli archivi ai fiscali, dei documenti aziendali.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha reso noto che lo scorso 10 luglio è stata adottata la delibera del CIPE (Comitato Interministeriale Programmazione Economica), che assegna all’intervento 67,46 milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014-2020, come integrate dalla legge di bilancio 2017. Risulta così completata la copertura finanziaria complessiva di 100 milioni di euro prevista dalla legge istitutiva, essendo da tempo stanziati 32,54 milioni di euro a carico del Programma operativo nazionale (PON) “Imprese e competitività” 2014-2020, cofinanziato dall’Unione Europea e di cui è titolare il MISE.(Ministero dello Sviluppo Economico)

Il Comitato, inoltre, ha provveduto a ripartire l’importo di 100 milioni di euro tra tutte le regioni, tenendo conto, secondo quanto previsto dalla stessa legge istitutiva dell’intervento, del numero di imprese registrate presso le rispettive Camere di Commercio.

Immediatamente dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera CIPE, saranno aperti i termini per la presentazione delle domande di accesso all’agevolazione, che prevede l’assegnazione alle micro, piccole e medie imprese di un voucher, di valore non superiore a 10.000 euro, per l’acquisto di hardware, software e servizi finalizzati alla digitalizzazione dei processi aziendali e all’ammodernamento tecnologico e , con congruo anticipo saranno rese note da parte delle autorità competenti le modalità di presentazione nonché forniti i moduli da utilizzare.

11/05/2017 Manovra economica autunno 2017 – Ipotesi di obbligatorietà dell’utilizzo della fatturazione elettronica B2B

LO SCENARIO

Molte dichiarazioni di parlamentari e di dirigenti dell’Agenzia delle Entrate e diversi articoli di autorevoli testate giornalistiche delineano come molto probabile l’utilizzo definitivo ed obbligatorio della fattura elettronica anche per i privati.
La necessità di recuperare gettito IVA e la stima di 40 miliardi annui di evasione dell’imposta, unita alla richiesta di aggiustamento dei conti richiesta dall’UE con l’auspicio che questa non gravi ancora una volta sui contribuenti, ha fatto prendere in considerazione ai tecnici del MEF la soluzione dell’adozione obbligatoria e in tempi brevi della fatturazione elettronica B2B.

 

Posto che per essere credibile l’aumento del gettito deve essere strutturale e che la possibilità offerta dall’utilizzo del documento elettronico, di un controllo praticamente immediato dei dati fiscali è incomparabilmente superiore a quanto è possibile fare con la fatturazione ordinaria, effettivamente risulta difficile non ritenere quasi certo che presto le fatture tra privati verranno trasmesse in formato XML tramite SDI, come già avviene per i documenti inviati alle Pubbliche Amministrazioni.
Allo stato attuale della situazione, solo un parere negativo della Commissione Europea in merito all’imposizione di questa tipologia di documento fiscale potrebbe fermare questo processo: pare comunque che in nome della lotta all’evasione e di un contestuale recupero di risorse per la riduzione del cuneo fiscale tra i più alti d’Europa, l’attesa valutazione in merito sia già acquisita come favorevole.
L’utilizzo della già abbondantemente rodata piattaforma che già gestisce il flusso di fatturazione verso la PA rappresenta al momento la certezza che il percorso è attuabile e considerabile operativo in tempi.
a ben guardare il ridotto numero di aziende che fino ad ora hanno aderito a questa soluzione è stato principalmente causato da un timing particolarmente serrato e da disposizioni normative e tecniche rilasciate a volte incomplete o in colpevole ritardo.
Tralasciando le necessità del nostro Ministero dell’Economia e Finanze e rivolgendo l’attenzione all’effetto che l’adozione della fatturazione elettronica potrebbe avere sull’organizzazione aziendale, scopriamo che si possono cogliere diversi e importanti benefici insiti nella natura digitale del documento stesso, primi tra i quali l’inoltro automatico ai clienti con la relativa ed inequivocabile notifica di esito e ancora di più, la possibilità di acquisirne automaticamente i dati per alimentare la registrazione in contabilità della fatturazione passiva.
A quanto appena descritto, nel percorso di attuazione della fattura elettronica obbligatoria, viene data come molto probabile l’abolizione dell’anacronistico e a questo punto inutile “spesometro”, in aggiunta alle comunicazioni riepilogative IVA trimestrali di recente introduzione e addirittura dello “Split payement” (sebbene potenziato con DL dell’11 Aprile) che in ragione dell’accorciamento dei tempi di rilevazione e liquidazione dell’imposta avrebbe effettivamente poca ragione di esistere.
Come sempre, al momento ci si trova di fronte a norme che dettate dall’urgenza o da una visione parziale delle problematiche, a volte vanno in direzioni opposte, ma se si è fatto Tesoro dei gravi e ripetuti errori commessi negli ultimi mesi la nuova “proposta” potrebbe essere decisamente più allettante e meglio strutturata.
La soluzione di gestione di fatturazione elettronica B2B di ZeroD, nativamente integrata con la gestione fattura PA, la gestione documentale e il relativo sistema di conservazione, permette di disporre di uno strumento completo, ma soprattutto unico scalabile e implementabile secondo le necessità del cliente, praticamente azzerando la dispersione di servizi utilizzati su diversi portali o piattaforme software.

Lo staff Zerod è a disposizione per qualsiasi tipo di chiarimento o approfondimento di natura tecnica o normativa.