11/05/2017 Manovra economica autunno 2017 – Ipotesi di obbligatorietà dell’utilizzo della fatturazione elettronica B2B
LO SCENARIO
Molte dichiarazioni di parlamentari e di dirigenti dell’Agenzia delle Entrate e diversi articoli di autorevoli testate giornalistiche delineano come molto probabile l’utilizzo definitivo ed obbligatorio della fattura elettronica anche per i privati.
La necessità di recuperare gettito IVA e la stima di 40 miliardi annui di evasione dell’imposta, unita alla richiesta di aggiustamento dei conti richiesta dall’UE con l’auspicio che questa non gravi ancora una volta sui contribuenti, ha fatto prendere in considerazione ai tecnici del MEF la soluzione dell’adozione obbligatoria e in tempi brevi della fatturazione elettronica B2B.
Posto che per essere credibile l’aumento del gettito deve essere strutturale e che la possibilità offerta dall’utilizzo del documento elettronico, di un controllo praticamente immediato dei dati fiscali è incomparabilmente superiore a quanto è possibile fare con la fatturazione ordinaria, effettivamente risulta difficile non ritenere quasi certo che presto le fatture tra privati verranno trasmesse in formato XML tramite SDI, come già avviene per i documenti inviati alle Pubbliche Amministrazioni.
Allo stato attuale della situazione, solo un parere negativo della Commissione Europea in merito all’imposizione di questa tipologia di documento fiscale potrebbe fermare questo processo: pare comunque che in nome della lotta all’evasione e di un contestuale recupero di risorse per la riduzione del cuneo fiscale tra i più alti d’Europa, l’attesa valutazione in merito sia già acquisita come favorevole.
L’utilizzo della già abbondantemente rodata piattaforma che già gestisce il flusso di fatturazione verso la PA rappresenta al momento la certezza che il percorso è attuabile e considerabile operativo in tempi.
a ben guardare il ridotto numero di aziende che fino ad ora hanno aderito a questa soluzione è stato principalmente causato da un timing particolarmente serrato e da disposizioni normative e tecniche rilasciate a volte incomplete o in colpevole ritardo.
Tralasciando le necessità del nostro Ministero dell’Economia e Finanze e rivolgendo l’attenzione all’effetto che l’adozione della fatturazione elettronica potrebbe avere sull’organizzazione aziendale, scopriamo che si possono cogliere diversi e importanti benefici insiti nella natura digitale del documento stesso, primi tra i quali l’inoltro automatico ai clienti con la relativa ed inequivocabile notifica di esito e ancora di più, la possibilità di acquisirne automaticamente i dati per alimentare la registrazione in contabilità della fatturazione passiva.
A quanto appena descritto, nel percorso di attuazione della fattura elettronica obbligatoria, viene data come molto probabile l’abolizione dell’anacronistico e a questo punto inutile “spesometro”, in aggiunta alle comunicazioni riepilogative IVA trimestrali di recente introduzione e addirittura dello “Split payement” (sebbene potenziato con DL dell’11 Aprile) che in ragione dell’accorciamento dei tempi di rilevazione e liquidazione dell’imposta avrebbe effettivamente poca ragione di esistere.
Come sempre, al momento ci si trova di fronte a norme che dettate dall’urgenza o da una visione parziale delle problematiche, a volte vanno in direzioni opposte, ma se si è fatto Tesoro dei gravi e ripetuti errori commessi negli ultimi mesi la nuova “proposta” potrebbe essere decisamente più allettante e meglio strutturata.
La soluzione di gestione di fatturazione elettronica B2B di ZeroD, nativamente integrata con la gestione fattura PA, la gestione documentale e il relativo sistema di conservazione, permette di disporre di uno strumento completo, ma soprattutto unico scalabile e implementabile secondo le necessità del cliente, praticamente azzerando la dispersione di servizi utilizzati su diversi portali o piattaforme software.
Lo staff Zerod è a disposizione per qualsiasi tipo di chiarimento o approfondimento di natura tecnica o normativa.